- Dai 13 ai 15 anni il sabato pomeriggio andavo a catechismo con una mia amica e tale sede ecclesiastica distava da casa mia circa un10 minuti a piedi e dopo anni ho saputo da mia mamma che mio papà ci veniva dietro quatto quatto e come un matto per vedere se effettivamente ci andavamo...per fortuna eravamo delle brave ragazzine! :/
- Durante l'adolescenza trascorrevo le mie estati nei giardinetti del quartiere a due passi da casa con il mio gruppetto di amicizie nonchè compagni di scuola e vicini di casa e mio papà puntualmente passava di lì, così con grande nonchalance, almeno per 4 volte al giorno per vedere cosa stavo facendo scatenando così le risate e gli sfottò dei miei simpatici amici.
- Come tutte le ragazzine anch'io avevo un diario segreto che custodivo meticolosamente ma, non si sà ancora come, mia mamma magicamente riusciva sempre a trovarlo, sicuramente mettendo a soqquadro tutta la mia stanza quando non c'ero, e su consiglio di mio papà erano soliti leggere appassionatamente tutte le mie vicissitudini adolescenziali rinfacciandole poi puntualmente così da farsi penosamente scoprire.
- Per tutto il periodo dell'adolescenza mio papà mi vietava di trascorrere le serate in discoteca permettendomi solo di andare di sabato sera qualche ora in città con coprifuoco però a mezzanotte sennò ricevevo sonori calci nel culo davanti a tutte le mie amiche; a 17 anni e mezzo a forza di pianti e lamenti ero riuscita a strappargli il consenso di trascorrere qualche sabato sera nella discoteca della mia città visto che le mie compagne di classe ci andavano tutte già da un bel pò...le condizioni però erano chiare: lui ci portava al locale e lui ci veniva a riprendere alle 3:00 di mattina! In poche parole non voleva che salissi in macchina di aitanti ragazzotti già automuniti quindi, anche se ora riconosco che la cosa era alquanto giusta, a quel tempo un pò per punirlo della sua acuta apprensione, io e le mie amiche lo facevamo aspettare delle sonore mezz'ore in macchina affermando che vi erano delle file al guardaroba allucinanti e lui ingollava amaramente la pillola non curandomi minimamente del fatto che tutti i giorni si alzava alle 3:30 di mattina per andare a lavoro e quindi non lo facevo dormire nemmeno il sabato notte con il mio simpatico atteggiamento.
- All'età di 17 anni frequentavo S. un bravissimo e quotato ragazzo di 22 anni con lavoro e macchina annessa che logicamente mi veniva a prendere sotto casa visto che la patente l'aveva presa da quel dì e, come potete benissimo immaginare, mio papà non era affatto un grande sostenitore di questa mia dolce storiella anzi direi che remava piuttosto contro vietandomi allegramente di uscirci, ma fortunatamente avevo il consenso di mia mamma che riusciva a placare gli animi per cui la relazione procedeva. Un bellissimo mercoledì sera ero proprio in compagnia del bel ragazzotto e ovviamente mio papà aveva indetto il coprifuoco per le ore 23:00 quindi, mancando poco a quella fatidica ora, ci stavamo avviando verso casa mia e arrivati c'iniziammo a salutare con il classico bacino della buonanotte quando davanti a noi si balenò la figura demoniaca del mio papino che imprecava minacciosamente, di scatto quindi uscimmo dall'autovettura e il mio simpatico genitore iniziò una discussione accesa munita d'insulti e ingiurie con il rampante giovane uomo che finì penosamente quasi alle mani...Ovviamente dopo quella sera S. sparì dando fine al nostro giovane amore (pensate che tutt'ora se lo becco in giro fa finta di non conoscermi) e io la mattina successiva davanti a scuola assieme ad una mia amica fuggivo da mio padre che m'implorava dietro di perdonarlo che pareva proprio una scena di un classico telefilm per teenager.
PAPINO I LOVE YOU TUTTA LA VITA! :D
Sei fortunata perchè purtroppo oggi è difficile avere genitori così uniti ed affettuosi :)
RispondiEliminaTi aspetto nel mio blog!
http://lapetitetasse.blogspot.it/
Eh si, come ho scritto anche subito all'inizio del post mi sento proprio davvero una ragazzotta alquanto fortunata ;)
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